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La Bocca della Verità | La scultura romana del 1485

Il nome " Bocca della verità" compare nel 1485 per rimanere una delle curiosità romane, venendo frequentemente riprodotta in disegni e stampe. Risale al I secolo e la sua funzione di “smascheratore” di bugie è stata introdotta del Medioevo, si utilizzava per giudicare la colpevolezza o l’innocenza di un imputato, che dopo aver introdotto la mano, se riusciva ad estrarla era innocente, al contrario era giudicato colpevole. Tra le leggende che corrono, c’è quella più accreditata, la quale dice che, in caso di una sentenza negativa, il colpevole rischiava che la Bocca della Verità gli troncasse la mano, infatti dietro il mascherone era nascosta una terza persona che era d’accordo con il giudice.
La Bocca della Verità è un antico mascherone in marmo pavonazzetto, inizialmente situato all'esterno del portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin di Roma e successivamente murato nella parete del pronao con i restauri voluti da papa Urbano VIII Barberini nel 1631.
La scultura, databile attorno al I secolo, ha un diametro di 1,75 m ed un peso calcolato di circa 1300 kg. Rappresenta un volto maschile barbato nel quale occhi, naso e bocca sono forati e cavi. Il volto è stato interpretato nel tempo come raffigurazione di vari soggetti: Giove Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.
Anche le sue funzioni sono incerte: fontana o tombino di impluvium o addirittura di cloaca - ipotesi quest'ultima legata probabilmente alla vicinanza del sito alla Cloaca Massima, in questo ultimo caso rappresenterebbe il più antico chiusino noto in Italia.


Il mascherone gode di fama antica e leggendaria.
  • Si presume sia questo l'oggetto menzionato nell'XI secolo nei primi Mirabilia Urbis Romae, una guida medievale per pellegrini, dove alla Bocca viene attribuito il potere di pronunciare oracoli. In essa si dice Ad sanctam Mariam in Fontana, templum Fauni; quod simulacrum locutum est Iuliano et decepit eum - "Presso la chiesa di Santa Maria in Fontana si trova il tempio di Fauno. Questo simulacro parlò a Giuliano e lo ingannò".
  • Un testo tedesco del XII secolo racconta un mito avverso all'imperatore restauratore del paganesimo: descrive dettagliatamente come, da dietro quella bocca, il diavolo - qualificatosi come Mercurio (non a caso protettore dei commerci e anche degli imbrogli) - trattenesse lungamente la mano di Giuliano (che aveva truffato una donna e su quell'idolo doveva giurare la propria buona fede), promettendogli infine riscatto dalla figuraccia e grandi fortune se avesse rimesso in auge le divinità pagane.
  • Nel medioevo si fa strada la leggenda che fu Virgilio mago a costruire la Bocca della Verità, ad uso dei mariti e delle mogli che avessero dubitato della fedeltà del coniuge.
  • Nel XV secolo viaggiatori italiani e tedeschi ricordano, non del tutto increduli, questa pietra "che si chiama lapida della verità, che anticamente aveva virtù di mostrare quando una donna avessi fatto fallo a suo marito".
  • In un'altra leggenda tedesca del XV secolo ritroviamo l'immagine che "non osa" mordere la mano di una imperatrice romana che - benché avesse effettivamente tradito il suo imperiale consorte - la inganna con un artificio logico.
  • Una storia simile, che circolava nei racconti popolari, parlava di una donna infedele che, condotta dal marito giustamente sospettoso alla Bocca della Verità per essere sottoposta alla prova, riuscì a salvare la sua mano con una astuzia. Infatti la donna incriminata disse all'amante di presentarsi anche lui nel giorno in cui sarebbe stata sottoposta alla prova e che, fingendosi pazzo, la abbracciasse davanti a tutti. L'amante eseguì perfettamente quanto da lei richiesto. Così la donna, al momento di infilare la sua mano nella Bocca, poté giurare tranquillamente di essere stata abbracciata in vita sua solo da suo marito e da quell'uomo che tutti avevano visto. Avendo detto la verità, la donna riuscì a ritirare indenne la sua mano dalla tremenda Bocca, benché fosse colpevole di adulterio.
Ancora oggi, farsi fotografare con la mano nella bocca "magica" si ritiene un ricordo prezioso.










La fontana della Piazza Bocca della Verità
La fontana della Piazza Bocca della Verità
Piazza Bocca della Verità - Roma - 1870
Piazza Bocca della Verità - Roma - 1890


Audrey Hepburn & Gregory Peck in movie Vacanze romane - 1953