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Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920

Piet Mondrian, vero nome Pieter Cornelis Mondriaan, 1872-1944, è stato un pittore olandese, importante esponente del movimento artistico De Stijl, fondato da Theo van Doesburg. Cominciò la sua carriera come insegnante, ma in questo periodo stesso praticava anche l'arte della pittura. La maggior parte dei suoi lavori in questo periodo è naturalista o impressionista, e consiste principalmente in paesaggi. Queste immagini pastorali della sua natia Olanda descrivono mulini, campi e fiumi, inizialmente nella maniera impressionista olandese della scuola de L'Aia, successivamente con l'utilizzo di una varietà di stili e tecniche che documentano la sua ricerca per una espressione personale. Questi suoi dipinti sono ancora in modo più definito (rispetto ai successivi) rappresentativi, e ci illustrano l'influenza che svariati movimenti artistici, tra cui il puntinismo e i vividi colori del fauvismo, ebbero su Mondrian.

Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920
I primi dipinti a mostrarci un accenno dell'astrazione che verrà sono una serie di tele datate tra il 1905-1908, che rappresentano scene buie di alberi confusi e case che si riflettono in specchi d'acqua immobile che ce li fanno apparire quasi come macchie d'inchiostro nei test di Rorschach. Ad ogni modo, nonostante il risultato finale porti lo spettatore ad enfatizzare le forme più che il contenuto, questi quadri sono ancora fermamente radicati alla natura, ed è solamente la conoscenza degli sviluppi successivi dei lavori di Mondrian che ci porta a ricercare le origini dei suoi lavori futuri in queste opere.
L'arte di Mondrian fu sempre intimamente legata ai suoi studi spirituali e filosofici. Nel 1908, cominciò ad interessarsi al movimento teosofico iniziato da Helena Petrovna Blavatsky nella seconda metà del XIX secolo. La Blavatsky riteneva fosse possibile raggiungere una più profonda conoscenza della natura che quella resa disponibile dai mezzi empirici: molto del lavoro di Mondrian per il resto della sua vita venne ispirato da questa sua ricerca della conoscenza spirituale.
Mondrian rimase molto colpito da una mostra di opere cubiste ad Amsterdam nel 1911 che modificò profondamente il suo lavoro a venire. La sua ricerca della semplificazione è visibile nelle due versioni di "stilleven met gemberpot" - "natura morta con giara". La versione dell'11 è cubista, mentre quella del '12 si riduce a una forma rotonda con triangoli e rettangoli. Mondrian pubblicò "De Nieuwe Beelding in de Schilderkunst" - "Il nuovo Plasticismo nella Pittura" in 11 uscite-capitoli sulla rivista De Stijl, tra il 1917-1918. Fu, questo, il suo primo e maggiore tentativo per esprimere la sua teoria artistica in prosa, e non sulla tela.
Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920

Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920
Le sue migliori e più citate espressioni su questa sua teoria si trovano in una lettera che scrisse a Hans-Peter Bremmer nel 1914: "Costruisco combinazioni di linee e di colori su una superficie piatta, in modo di esprimere una bellezza generale con una somma coscienza. La Natura, o ciò che ne vedo, mi ispira, mi mette, come ogni altro pittore, in uno stato emozionale che mi provoca un'urgenza di fare qualcosa, ma voglio arrivare più vicino possibile alla verità e astrarre ogni cosa da essa, fino a che non raggiungo le fondamenta (anche se solo le fondamenta esteriori!) delle cose... Credo sia possibile che, attraverso linee orizzontali e verticali costruite con coscienza, ma non con calcolo, guidate da un'alta intuizione, e portate all'armonia e al ritmo, queste forme basilari di bellezza, aiutate se necessario da altre linee o curve, possano divenire un'opera d'arte, così forte quanto vera".
Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920

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Piet Mondrian 1872-1944 | Il Neo-plasticismo, 1920


















































De Stijl, che in olandese significa Lo stile, anche conosciuto con il nome di Neoplasticismo, in olandese: Nieuwe Beeldende, è un movimento artistico fondato in Olanda nel 1917. Il termine neoplasticismo è comparso per la prima volta nell'ottobre del 1917 con la pubblicazione del primo numero della rivista De Stijl fondata da Theo Van Doesburg. Questo termine è stato utilizzato da Piet Mondrian e Theo van Doesburg nella pubblicazione del Manifesto De Stijl per descrivere la loro forma d'arte: astratta, essenziale e geometrica.
Nel 1916 Theo van Doesburg pubblica sulla rivista De Beweging -Il Movimento, una serie di articoli, che saranno in seguito raccolti in volume, con il titolo De Nieuwe in de Schilder-kunst -in italiano: Il nuovo nell'arte della pittura, dove cerca di dimostrare l'evoluzione della pittura dalle forme della natura degli artisti del passato alle forme d'emozione di quelli del presente.
Dall'ottobre del 1917 allo stesso mese del 1918 Piet Mondrian pubblica sulla rivista De Stijl 11 articoli sul De Nieuwe Beelding in de schilderkunst -Il nuovo movimento nell'arte della pittura- in cui espone la sua teoria sulla pittura. Quella del neoplasticismo è una pittura, nell'ambito dell'astrattismo geometrico, che in un certo senso assomiglia ad una operazione matematica. Tutto si basa sugli elementari della linea, del piano e dei colori primari.
Theo Van Doesburg, Piet Mondrian e l'architetto Gerrit Rietveld che furono tra i firmatari del primo manifesto 1918 in otto punti della rivista De Stijl: in esso si ricercava un nuovo equilibrio tra individuale ed universale e la liberazione dell'arte sia dai vincoli imposti dalla tradizione che dal culto della personalità.
Questa aspirazione universale ed utopistica era sintetizzata nell'aforisma: L'obiettivo della natura è l'uomo, l'obiettivo dell'uomo è lo stile.