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Pierre-Auguste Renoir (1841-1919)

Nato a Limoges -Francia, da Leonard e Marguerite, entrambi sarti, visse dall'età di tre anni a Parigi: nonostante l'interesse per la musica, il padre lo indirizzò alla decorazione della porcellana, spiccò anche in quest'arte.
Grazie all'aiuto del maestro Charles Gleyre, fu ammesso nel 1862 all'Ecole des Beaux-Artes: qui conobbe Alfred Sisley, Frédéric Bazille e Claude Monet 1840-1926, con i quali iniziò presto a recarsi a Fontainebleau per dipingere en plein air.



Grazie ad Esmeralda che danza, nel 1864 fu ammesso al Salon: nonostante le successive commissioni ricevute, non era però in grado di mantenersi autonomamente.
Nel 1870 partecipò al conflitto franco-prussiano. Nel 1873 insieme ad altri pittori creò la Società anonima cooperativa di artisti, pittori, scultori, incisori, etc. che nel 1874 organizzò la prima esposizione degli impressionisti presso lo studio del fotografo Nadar.
Tra il 1874-1877, pur in difficoltà economiche, si dedicò assiduamente alla pittura: risalgono a questi anni alcuni tra i suoi capolavori, come Bal au moulin de la Galette. Risollevate le sue finanze, grazie alla vendita delle sue opere, nel 1881 viaggiò in Algeria ed in Italia: qui rimase colpito dai dipinti di Raffaello e dagli affreschi di Pompei.

Nel 1890 si sposò con Aline Charigot, dalla quale ebbe 3 figli Pierre (1885) Jean (1894) e Claude (1901).
Nel 1900 venne insignito del titolo di Cavaliere della Legion d'Onore.
A causa dei frequenti attacchi di reumatismi, si trasferì nel sud della Francia, per trovare un clima più mite: la sua ultima residenza, a Cagnes-sur-Mer, è ora un museo.

Per l'aggravarsi delle sue condizioni (era stato colpito da artrite reumatoide alle mani e ai piedi), fu costretto alla sedia a rotelle: continuò tuttavia a dipingere, facendosi legare un pennello alla mano più ferma.
Morì il 3 dicembre 1919, a settantotto anni in seguito a una polmonite: aveva appena terminato Le bagnanti.