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Constant Troyon | Pittore della scuola di Barbizon

TROYON, Constant - Pittore, nato a Sèvres il 28 agosto 1810, morto a Parigi il 20 marzo 1865.
Figlio di un decoratore della manifattura di Sèvres, e desiderando entrarvi anch'egli come pittore di fiori, cominciò a dipingere bozzetti dal vero, prendendo gusto al paesaggio.
Nel 1833 espose opere ispirate ai sobborghi in cui viveva: La Fête de Sèvres; Un coin du Parc de St.-Cloud, rivelandosi ancora legato alla maniera classica, pesante nelle ombre ed analitico.
I consigli di C. Roqueplan gli schiusero orizzonti più vasti; il Limousin e la Creuse l'ispirarono.


Ne riportò diverse vedute, tra cui: Vues prises aux environs d'Argenton (1836) e Foire champêtre dans le Limousin, 1838.
Nel 1841 si recava in Bretagna, dove si fece sempre più libero ed eseguì Tobie avec l'Ange.
Ma la sua evoluzione fu definitiva quando, conosciuti Th. Rousseau e J. Dupré, entrò nella pleiade dei paesisti romantici, detta "scuola del 1830", e frequentò la foresta di Fontainebleau, culla del paesaggio francese moderno, nel quale aleggiava lo spirito del grande iniziatore Constable.


L'opera sua si trasfigura, come attestano i quadri del 1844: Paysage dans la forêt; Dessous de forêt; Vue prise à Fontainebleau, 1845.

Finalmente un viaggio nel Belgio e nell'Olanda completa la sua vocazione. Vi conosce gli animalisti, vi ammira A. Cuyp e Pol Potter, ma sopra tutti Rembrandt.
Imparò allora a rappresentare natura e animali in intimo accordo.


Nel 1849 espose il celebre Moulin, palesandovi l'influenza di Rembrandt.
Col 1850 si dedicò alla rappresentazione di greggi ed armenti nei campi.
Non ebbe come i pittori dei Paesi Bassi il senso dell'atmosfera, ma assai vivo in lui fu l'affetto per gli animali che aiutano l'uomo nel suo lavoro.


Ricordiamo: Boeufs se rendant au labour; Effet du matin, 1855; Le retour à la ferme; Le retour du marché; La vache Rousse, tutti al Louvre.
L'esposizione Universale del 1855 consacrò la sua fama.
Fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore dopo il Salon del 1849.
Le opere del Troyon sono nei musei del Louvre, di Lilla, di Amiens, di Montpellier e di Bordeaux. | di Andrée R. Schneider, © Treccani, Enciclopedia Italiana















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Valentin De Boulogne | Allegoria dell'Italia, 1628-29

L'Allegoria d'Italia (olio su tela, 333 x 245 cm) fu dipinta per il nipote papale, il cardinale Francesco Barberini.
Come in un tableau vivant, personaggi riconoscibili hanno assunto ruoli emblematici: una giovane donna è vestita come l'Italia (indossa una corona merlata, regge uno scudo e sta in piedi su una cornucopia); due uomini dal petto villoso interpretano le parti di divinità fluviali (l'Arno, con un leone, ed il Tevere, con i gemelli Romolo e Remo e la lupa che li allattò).
In quest'opera, Valentin spinse la pratica della pittura da un modello in posa alle sue estreme conseguenze, creando un capolavoro unico, radicale quanto qualsiasi opera di Caravaggio.

Valentin de Boulogne | Allegory of Italy, 1628-29 | Institutum Romanum Finlandiae, Rome

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Wisława Szymborska | C'è chi / There are those who

C'è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
É tutto in ordine dentro ed attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.

É lesto ad indovinare il chi, il come, il dove
ed a quale scopo.

René Magritte

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William Holman Hunt | The Awakening Conscience, 1853


The Awakening Conscience was conceived as the material counterpart to Hunt's The Light of the World (1851-3, Warden and Fellows of Keble College, Oxford).
Its inspiration was a verse from Proverbs:
'As he that taketh away a garment in cold weather, so is he that singeth songs to an heavy heart'.
With his typical thoroughness, Hunt hired a room at Woodbine Villa, 7 Alpha Place, St John's Wood, a 'maison de convenance', to use as the setting.

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Gaetano Bellei (1857-1922)

Dopo la formazione artistica all'Accademia delle Belle Arti di Modena, sotto la guida di Adeodato Malatesta, Il maestro Accademico Italiano Gaetano Bellei si trasferisce a Roma, dove frequenta l'accademia di San Luca, successivamente quella di Francia ed in contemporanea, quella spagnola.
Nel 1883 frequenta Firenze per un anno, dove porta a fine il proprio pensionato artistico.
Nella città toscana entra in contatto, per il suo eclettismo, con collezionisti, mercanti e mecenati di origine inglese per lo più, che gli commissionano varie tipologie di opere.


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Sir Lawrence Alma-Tadema | Stile artistico

Considerato uno dei pittori Vittoriani più influenti, Sir Lawrence Alma-Tadema (1836-1912) costituisce una presenza molto particolare nel panorama artistico del XIX secolo; lo stile ed i contenuti delle sue opere manifestano allo stesso tempo elementi antichi e moderni, visitati in chiave personale, tanto che l'Art Journal del 1870 scrisse su di lui: «Alma-Tadema è difficile da classificare: non appartiene a nessuna scuola, o per meglio dire, è lui stesso una scuola».


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Odilon Redon | Still Life

Odilon Redon's still life paintings are known for their vibrant colors, dreamlike atmosphere, and Symbolist style.
Unlike traditional still lifes that seek realism, Redon's works are visual meditations that place the visible in the service of the invisible, evoking emotion and imagination.