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Georges de La Tour | La buona ventura, 1630-1640

Mentre una vecchia ed astuta zingara gli predice il futuro, un giovane ingenuo viene derubato dalle complici della donna.
Nel Seicento questo tema era popolare tra i pittori seguaci di Caravaggio in tutta Europa.
Il quadro di Georges de La Tour (1593-1652) potrebbe essere stato ideato in termini melodrammatici come allusione alla parabola del figliol prodigo.
Nell’iscrizione appare il nome della città di Lunéville, nella Lorena, dove viveva La Tour. | Fonte: © The Metropolitan Museum of Art


"La buona ventura" è un dipinto del pittore francese Georges de La Tour, realizzato nel 1630 e conservato presso il Metropolitan Museum of Art di New York.
Il dipinto, nel rappresentare quattro zingare e un giovane damerino che si sta facendo leggere la mano, ha un fine ironico, datoci dal contrasto che c'è fra il comportamento altezzoso del giovane e la sua stessa ingenuità.


Egli infatti, fin troppo attento nel guardare con aria boriosa la zingara più anziana, ossia la chiromante, non si accorge che una delle due ragazze a sinistra lo sta derubando di un sacchetto di monete dalla tasca dei pantaloni.

Allo stesso modo la donna al centro, dipinta con occhi avveduti e circospetti, sta per strappargli la medaglia dorata appesa alla catena che porta al collo.
Il senso della tela è quindi basato sul dinamico scambio di questi sguardi, tanto che i volti del damerino e della donna al centro sono i più illuminati dalla luce, mentre della zingara più anziana risalta il suo volto scimmiesco e caricaturale. | Fonte: © Wikipedia