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Lino Selvatico (1872-1924) | Belle Ѐpoque painter


Lino Selvatico was an Italian painter🎨.
His father, Riccardo was a lawyer, poet, comedic dramatist and politician, who intended his son to become a lawyer and legislator.
Lino's brother, Luigi Selvàtico (1873-1938), was also a painter.
Luigi was nicknamed il gobbo Selvatico due to his physical ailment.



Luigi was nicknamed il gobbo Selvatico due to his physical ailment.
Lino was a pupil of Cesare Laurenti, and was also influenced by his friend Ettore Tito🎨. He also was known for art criticism. He painted mainly landscapes in oil and acquaforte. He exhibited two portraits at the third Venice Biennale in 1899.
In 1926, the Biennale had a posthumous exhibit of 45 of his works, and in 1935, sixteen of his works. His works are displayed in the Moderna Art Galleries of Milan, Rome, Trieste, Udine, and Venice.
He completed portraits of Countess Annina Morosini (1908, Venice, Galleria d'arte moderna) and the actress Emma Gramatica (1911, Piacenza, Galleria d'arte moderna Ricci-Oddi).
His brother Luigi participated in the 1897 Biennale of Venice. | © Wikipedia



Lino Selvatico | Ritratto di Giacomo Puccini





Lino Selvatico | Ritratto del professor Giovanni Bordiga, 1899

Lino Selvatico (Padova, 9 luglio 1872 - Treviso, 25 luglio 1924) è stato un pittore Italiano🎨.
Figlio di Riccardo, famoso promotore delle mostre veneziane, fu da lui avviato agli studi giuridici ed anche a quelli artistici, questi ultimi anche sotto la guida di Cesare Laurenti.
Presentò il Ritratto del professor G. Bordiga, la sua prima opera, alla III Internazionale d'Arte veneziana del 1899.
L'arte di Selvatico iniziò sulle orme di due artisti veneziani dell'epoca: Giacomo Favretto e Ettore Tito, ma mentre non seguirà il filone aneddotico del primo, si avvicinerà alla tecnica ritrattistica di Tito, seguendone i modelli mondani ed eleganti, permettendogli così di ottenere un grande successo tra l'aristocrazia e l'alta borghesia veneziana.
Partecipò a numerose Internazionali veneziane anche con mostre individuali nel 1912 e nel 1922.
Nel 1926, dopo la sua morte, gli fu dedicata un'ampia retrospettiva, con 45 opere.