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Stuart Davis (1894-1964)

Nato a Filadelfia, Stuart Davis è stato uno dei primi pittori modernisti Americani.
Lasciata la scuola superiore, nel 1910 frequenta la Scuola d’arte di Robert Henri a New York ed espone per la prima volta alla “Exhibition of Independent Artists”.
Terminati gli studi, nel 1913 inizia a collaborare con la rivista socialista “The Masses” ed espone alcuni acquerelli all’Armory Show.
Nel 1917 tiene la sua prima personale alla Sheridan Square Gallery di New York.


Terminata la guerra, che lo vede cartografo per i servizi segreti degli Stati Uniti, nel 1921 inizia a dipingere la serie Tobacco Still Life e dei paesaggi cubisti.
Nel 1927 Edith Halpert diventa sua mercante e organizza la prima di una serie di mostre alla Dowtown Gallery di New York.
L’anno seguente Juliana Force del Whitney Studio Club acquista due suoi dipinti, permettendogli di trasferirsi a Parigi, dove Davis rimarrà fino all’estate del 1929 e dove incontra Fernand Léger.

Ritornato negli Stati Uniti, negli anni trenta Davis lavora nella sezione di pittura murale del Federal Art Project della Works Progress Administration, realizzando importanti commissioni, come ad esempio il murale Swing Landscape per il Williamsburg Housing Project di Brooklyn, completato nel 1938.


Sono anche gli anni che lo vedono attivo in varie organizzazioni politiche e artistiche, oltre che membro della Artists’ Union e dell’Artists’ Congress, di cui diventa segretario nazionale.
Abbandonato quest’ultimo incarico nel 1940, Davis insegna per un decennio alla New School of Social Research di New York, continuando nel frattempo a esporre.
Nel 1944 vince il primo premio alla mostra “Portrait of America” al Metropolitan Museum of Art di New York e l’anno successivo James Johnson Sweeney organizza una retrospettiva della sua opera al Museum of Modern Art, sempre ai New York.


Riconosciuto come uno dei migliori rappresentanti dell’arte americana, negli anni cinquanta riceve premi ed onorificenze da molti musei e organizzazioni artistiche.
Nel 1951 partecipa alla prima Biennale di San Paolo e l’anno successivo alla Biennale di Venezia, dove espone anche nel 1956.
Nel 1955 realizza il murale Allee per la Drake University di Des Moines, Iowa.
Vincitore del Solomon R. Guggenheim Museum International Award nel 1958 e nel 1960, riceve un premio dall’Art Institute of Chicago poco prima della sua morte, avvenuta il 24 giugno 1964 a New York.