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Francesco Lojacono (1838-1915) | Scenery painter


Francesco Lojacono or Lo Jacono was an Italian painter🎨, mainly of landscapes and seascapes.
He was born in Palermo, Sicily, and received his early training there with his father Luigi, a history painter, and Salvatore Lo Forte.
Francesco Lojacono won a gold medal🎨 for a small canvas presented at an exhibition in Palermo, and this gained him a stipend to move in 1856 to Naples, where attended the school of Filippo Palizzi🎨.


With the outbreak of revolution in 1860, he returned to Sicily, he served in Garibaldi’s expedition of one thousand volunteers in 1860 and participated in the march towards Rome in 1862, when he was taken prisoner on the Aspromonte.
Once free, he devoted his energies to painting intensely lyrical landscapes drawing inspiration in particular from the area around Agrigento and later the coast near Palermo.
He obtained the post of professor of landscape at the Naples Institute of Fine Arts in 1872 and taught the courses of landscape and seascape painting at the Palermo Academy of Fine Arts from 1896-1914.
He took part in the international exhibitions held in Vienna (1872) and Paris (1878) and presented work with unquestionable success at the major national events, including the Palermo exhibition of 1891-1892.


He was named Commendatore of the Order of the Crown of Italy.
One of his pupils was Michele Catti, who together with Lojacono and Antonio Leto forms the so-called canonical triad of the Sicilian landscape artists of the Belle Époque.
Among his works are: Giorno di caldo; I pescatori d'ostriche (considered one of his masterworks); Una villa ai Colli; Dopo la pioggia; L'arrivo inatteso; Il riposo di maggio; Un giorno di caldo in Sicilia; L'ottobre; After il tramonto; La Conca d'oro; San Giovanni degli Eremiti; Presso Posillipo; Presso il Vesuvio; Le rovine del tempio di Castore e Polluce; Gli ultimi Saraceni; and La pesca dei vongoli. | © Wikipedia
















Francesco Lojacono (Palermo, 16 maggio 1838 - Palermo, 26 febbraio 1915) è stato un pittore Italiano🎨, considerato il più importante paesaggista dell'Ottocento siciliano.
Fu tra i primi pittori ad utilizzare la fotografia come riferimento per realizzare le sue opere.
Lojacono fu iniziato alla pittura dal padre Luigi, pittore a sua volta. Fu poi allievo di Salvatore Lo Forte.
Nel 1856, a 18 anni, si trasferì a Napoli, dove affinò le sue doti frequentando diversi pittori viaggiatori e soprattutto entrando nella scuola dei fratelli Giuseppe e Filippo Palizzi🎨. Dalla città partenopea si spostò spesso: prima verso Firenze, dove entrò in contatto con la scuola dei Macchiaioli.
Nel 1860, a 22 anni, dopo lo sbarco dei Mille a Marsala, prese parte con il padre Luigi e il fratello Salvatore, alla Spedizione dei Mille.
A luglio fu ferito nella Battaglia di Milazzo ma continuò a combattere. Il 1º ottobre, agli ordini di Nino Bixio e insieme ad altri artisti, tra cui vi era Vincenzo Ragusa, partecipò alla Battaglia del Volturno.
Il 29 agosto 1862, insieme a Giuseppe e Menotti Garibaldi, fu fatto prigioniero in Aspromonte.


Nel 1862 tornò in Sicilia, durante i sei movimentati anni precedenti aveva frequentato diverse personalità note, ottenendo una discreta fama.
Nel 1864 espose a Firenze Mare all'Acquasanta, acquistato da Luigi Federico Menabrea, futuro Presidente del Consiglio del Regno d'Italia.
Nel 1870 espose il dipinto La valle dell'Oreto a Vienna e a Parigi, due anni dopo fu nominato Professore di Paesaggio all'Accademia di Belle Arti di Napoli e nel 1874 le sue opere furono esposte a Bordeaux.
Negli anni ottanta del secolo conosce a Palermo il giovane pittore Gennaro Pardo, di cui diventa amico e mentore, e che diventerà un suo erede artistico.
Guadagnatosi il soprannome di Ladro del sole, o Pittore del sole per la sua capacità di infondere luminosità alle proprie tele, nel 1878 espose le sue opere all'Esposizione internazionale di Parigi, consolidando la sua fama internazionale.
Nel 1891-1892 presentò L'estate all'Esposizione Nazionale di Palermo, e nel 1895 partecipò alla prima Biennale di Venezia a cui sarà invitato anche successivamente. Fu suo allievo il paesaggista palermitano Ettore De Maria Bergler.



Tra i suoi committenti vi furono diversi aristocratici: nel 1883 L'arrivo inatteso fu acquistato a Roma dalla regina Margherita di Savoia per il Palazzo del Quirinale, Dopo la pioggia fu realizzato nel 1886 per la principessa Giulia Lanza di Trabìa, e L'estate fu acquistato dal re Umberto I nel 1891.
Tra i tanti commenti della critica, nel 1883 Gabriele D'Annunzio pubblicò i commenti più entusiasti.
Uno dei suoi allievo era Michele Catti, chi costituiscono con Lojacono e Leto la triade canonica del paesaggio siciliano dell'Ottocento.
Morì a Palermo nel 1915, all'età di 76 anni, dopo avere stretto una sincera amicizia con Gabriele d'Annunzio, che lasciò traccia di questo rapporto nelle proprie pagine. La sua sepoltura si trova nel cimitero di S. Spirito di Palermo. | © Wikipedia