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Alfio Presotto, 1940

Alfio Presotto nasce a Torre di Mosto nella provincia veneziana.
L'infanzia e l’adolescenza del pittore sono segnate da traumatiche esperienze che lo arricchiscono spiritualmente e gli permettono di rafforzare un carattere per molti aspetti indebolito dalla malattia.
Com'è ricordato spesso, sino al termine dell’adolescenza la sua formazione può considerarsi autodidatta: rifacendosi a grandi pittori come Michelangelo e Raffaello, l’artista trova la gratificazione della forma e dell’anatomia perfetta.
Le caratteristiche forme, la silenziosa ricerca d’evocazione della realtà diventano così la trasfigurazione di un periodo difficile della sua vita.



L’artista s’impone per fare pittorico nell’ambito della raffigurazione della realtà descritta e narrata in modo poetico.
Il percorso artistico di Presotto cresce negli anni. Dopo un miglioramento delle proprie condizioni fisiche tra il 1957-1958 all’età di 17 anni frequenta i corsi accademici a Firenze.
Negli anni ‘60, si trasferisce a Milano, dove incontra lo storico d’arte, pittore e letterato Graziosi con il quale aderisce al gruppo “pittori del realismo”.
Il gruppo, molto affiatato, anche se diviso da diverse estrazioni sociali e idee politiche, si ritrovava in una casa d’epoca in Via Pisacane nel centro di Milano per discutere argomenti profondi, riguardanti il pensiero greco, l’idea della perfezione, della bellezza della forma artistica, uniti da un unico credo: quello della pittura.


Dal 1969, anno della sua prima esposizione a Milano a oggi, Alfio Presotto inizia a imporre la sua pittura in mostre nazionali e non, esponendo a Pesaro (1970 “Saletta Rossini”), Bergamo (1994 Centro culturale San Bartolomeo, dall’88 al ‘91 Biennale D’arte), S. Marino (1972) Bari (2007 collettiva Frida Arte “Fiera del Levante”, 2008 Collettiva “Ursi Galleria”) ecc.
Fino ad arrivare a Parigi (1974 “Salon international de l’art”), S. Francisco, New York (“Art expo” 1991), oltre a varie esposizioni svoltesi nelle principali città d’Italia proposte dall’organizzazione di Falpa Promozione Arte. Hanno scritto di lui Mario Monteverdi, Raffaele De Grada, Paolo Levi, Vittorio Sgarbi, Domenico Montalto e Fernando Noris.


Nel 2007 ha partecipato alle mostre “Per…Bacco” al Palazzo Antinori a Firenze e alla mostra collettiva “La nave dei folli” al museo della Basilica di Clusone.
Alfio Presotto è stato inoltre pubblicato con le sue opere in diversi volumi d’Arte italiani:
nel 1982 “La storia dell’arte” di Raffaele De Grada, edito da Einaudi; nel ‘95 sul catalogo “La musa ritrovata” edito da Falpa; nel 2005 sul volume “I Giudizi di Sgarbi” dell’editoriale Giorgio Mondadori, e nel 2006 nel volume “Artisti Contemporanei” edizione Scirocco e, non per ultimo, nel volume “ L’illusione del sogno” edito dalla Mondadori.


Articoli sulle sue opere sono stati inoltre pubblicati in testate nazionali come il “Corriere della sera”, “Avvenire” e provinciali come “L’Eco di Bergamo”, “Cultura oggi”, “Il giornale di Brescia”, “Nuovi Orizzonti”, “Italia artistica”, nonché di settore come Arte/art e Arte Mondadori.
Alfio Presotto è inserito nel dizionario Comanducci, nel Catalogo Nazionale d’Arte Moderna Bolaffi, e Mondadori in diversi annuari d’arte.
Negli anni 2006/07/08 le sue opere sono comparse in trasmissioni televisive proposte su canali satellitari con il programma “3 minuti con Diprè” e in televendite collettive sul canale LA9.
Attualmente l’artista vive e lavora in Lombardia nella provincia di Sondrio.