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Salvatore Quasimodo / Fabian Perez | Mi chiedi parole..

Mi chiedi parole. Ma il tempo
precipita come un masso sulla mia anima
che vuole certezze, e più non ha sillabe
da offrire se non quelle silenziose
del sangue legate al tuo nome,
o mia vita, mio amore senza fine.



Vicolo

Mi chiama talvolta la tua voce
e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro:
una rete di sole che si smaglia
sui tuoi muri ch’erano a sera
un dondolio di lampade
dalle botteghe tarde
piene di vento e di tristezza.

Altro tempo: un telaio batteva nel cortile
e s’udiva nella notte un pianto
di cuccioli e bambini.

Vicolo: una croce di case
che si chiamano piano,
e non sanno ch’è paura
di restare sole nel buio.





Alleyway

Sometimes your voice calls to me,
and I do not know what skies
or waters you wake me to:
a net of sunlight that glazes
your walls that at evening were
a swaying of late lanterns
in the workshops filled
with the breeze and sadness.

At other times: a loom clattered in the yard
and at night were the cries
of children and puppies.

Alleyway: a crossing of houses,
that calls thus softly,
and knows not the fear
of being alone in the dark.







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