Textual description of firstImageUrl

Emily Dickinson | Portami il tramonto in una tazza / Bring me the sunset in a cup

Portami il tramonto in una tazza
conta le anfore del mattino
le gocce di rugiada.
Dimmi fin dove arriva il mattino -
quando dorme colui che tesse
d’azzurro gli spazi.

Scrivimi quante sono le note
nell’estasi del nuovo pettirosso
tra i rami stupefatti - quanti passetti
fa la tartaruga -
Quante coppe di rugiada beve
l’ape viziosa.

Vladimir Volegov | Thoughts of decadence

E chi gettò i ponti dell’arcobaleno,
chi conduce le docili sfere
con intrecci di tenero azzurro?
Quali dita congiungono le stalattiti,
Chi conta le conchiglie della notte
attento che non ne manchi una?

Chi costruì questa casetta bianca
e chiuse così bene le finestre
che non riesco a vedere fuori?
Chi mi farà uscire con quanto mi occorre
in un giorno di festa
per volare via - in pompa magna?

Emily Dickinson (1846-1847)

Bring me the sunset in a cup

Bring me the sunset in a cup,
Reckon the morning’s flagons up
And say how many Dew,
Tell me how far the morning leaps
Tell me what time the weaver sleeps
Who spun the breadth of blue!

Write me how many notes there be
In the new Robin’s ecstasy
Among astonished boughs
How many trips the Tortoise makes
How many cups the Bee partakes,
The Debauchee of Dews!

Also, who laid the Rainbow’s piers,
Also, who leads the docile spheres
By withes of supple blue?
Whose fingers string the stalactite
Who counts the wampum of the night
To see that none is due?

Who built this little Alban House
And shut the windows down so close
My spirit cannot see?
Who’ll let me out some gala day
With implements to fly away,
Passing Pomposity?

Jane DeDecker | Emily Dickinson