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Edvard Munch | Summer Evening in Åsgårdstrand, 1891

In October 1889, aged twenty-five, Edvard Munch left his native Norway for an extended stay in France, supported by an artist’s grant from the Norwegian State. The terms of his bursary stipulated that he enroll in a traditional art school, but he lasted only a few weeks in Léon Bonnat’s studio before storming out during a dispute over color.

Instead, for the next two and a half years, Munch steeped himself in French modernism, returning home only for summer holidays.
He absorbed the plein air ethos of Impressionism at the Galeries Durand-Ruel and Georges Petit; at the Salon des Indépendants, he encountered the latest work of Georges Seurat, Paul Signac, Henri de Toulouse-Lautrec, and Vincent van Gogh.

Edvard Munch | Summer Evening in Åsgårdstrand, 1891

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Sulamith Wülfing (1901-1989)

Sulamith Wülfing è stato un artista ed illustratore Tedesco. L'autore Michael Folz spiega che l'arte di Wülfing era un "riflesso realistico del mondo in cui vive: ha visto gli angeli e le creature elfiche dei suoi dipinti per tutta la vita".
L'atmosfera del lavoro di Wülfing varia da serena a malinconica a profondamente malinconica. Il soggetto è spesso misterioso, con elementi narrativi il cui significato l'osservatore può solo indovinare, esattamente come intendeva l'artista.

Nelle sue stesse parole: "Per le persone in sintonia con le mie composizioni, potrebbero essere specchi delle loro stesse esperienze. È per questo motivo che ho lasciato completamente la spiegazione dei disegni allo spettatore, in modo che non siano vincolati dal mio interpretazione di ciò che dovrebbe essere ogni immagine".


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Silvio Valli, 1944

Silvio Valli è un artista Napoletano rinomato per il suo senso prospettico, per la purezza del suo tracciato e per la cromaticità dei suoi colori.
Allievo della scuola italiana del Novecento di paesaggio, i suoi dipinti sono inconfondibili: potrete infatti ammirare le più belle città italiane dal terrazzo di splendide ville, circondati da bouganville, pianta tanto cara al Maestro.
Artista pluripremiato dalla critica, espone le sue opere in molte collezioni pubbliche e private, italiane ed internazionali.


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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XVI

Quel giorno Laide sembrava più allegra e spensierata del solito. Che accanto a lui si sentisse finalmente a suo agio?
Che un principio di intimità umana cominciasse a crearsi fra loro? Una bella fetta di sole entrava di sbieco nella camera da letto battendo sulla "moquette" verde e illuminando di riflesso l'intera stanza lietamente. Erano già distesi sul letto, lei ancora in sottoveste.
Ecco, per Dorigo nella consapevolezza certa dell'amore imminente, i rari momenti di tregua e di sollievo. Non più il dubbio che lei non telefonasse più, che svanisse nel nulla, che senza preavvisi avesse lasciato Milano per sempre, non più il supplizio dell'attesa quando si avvicinava l'ora della chiamata promessa, con l'atroce stillicidio dei minuti una volta varcato il termine e allora le congetture, i sospetti, le speranze via via sfuggenti si aggrovigliavano in un vorticoso crescendo che lo trasformava in una specie di ebete automa. L'incredibile ancora una volta si era avverato.

Dino Buzzati

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Alda Merini | Inno alla Donna

Stupenda
immacolata fortuna
per te tutte le creature
del regno
si sono aperte
e tu sei diventata la regina
delle nostre ombre

Frank Benson | Summer

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XV

Lei mise su un disco. Erano in casa di Corsini, l'amico di Dorigo, nei giorni della Fiera Campionaria. Il sole sulla terrazza, le tapparelle abbassate quasi a terra eppure, se si stava attenti, quel rombo di macchine, di vita, di impazienze, di progetti, di avidità che fermentava intorno, motori, voci, passi, soldi, stupidità, musiche, sudore, desideri animaleschi.
Fin lì arrivava all'ottavo piano ma loro due non lo sentivano. Lei perché immemore di tutto, tesa solo ai suoi oscuri calcoli e capricci, lui perché nulla esisteva al mondo più se non quella ragazzina dal viso diritto e petulante, dai lunghi capelli neri, dal cuore dal cuore cosa? ce l'aveva?

Salvatore Fiume | Susette, 1956

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Karl Raupp (1837-1918) | Genre painter

Karl Raupp was a German landscape and genre painter.
After studying genre painting under Jakob Becker at the Städel Institute in Frankfurt, he became a pupil and zealous follower of Piloty in Munich (1860-65), where he soon gathered a small school.
After 1865, he opened a studio, taking private pupils in painting.


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Claude Monet | Lo stile


Claude Monet è stato il sostenitore più convinto ed instancabile del «metodo impressionista» che vide già riassunto nelle opere dell'amico Manet. Per comprendere appieno la carica rivoluzionaria della figura di Monet, tuttavia, è necessario calarla con precisione nell'ambiente storico ed artistico francese della seconda metà dell'Ottocento.
La Francia della seconda metà del XIX secolo era una nazione viva, moderna, ricca di magnificenze e di contraddizioni, che in seguito all'offensiva prussiana del 1870 aveva conosciuto un impetuoso sviluppo economico e sociale che, tuttavia, aveva inizialmente mancato di investire le arti figurative.

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Trung Cao | Realist painter

- "I’m a realist artist residing in the Vallejo, California. While oil is my favorite medium, I also work in graphite, charcoal, acrylic and gouache. My artwork reflects on themes of values and exquisite beauty, real or imaginary.
Through the lens of classical art admiration, and behind the aesthetic surface, many of my work critique on how we derive values and meanings from myth, folklore, legend, and the generality of storytelling".


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Vincent van Gogh | Still Life of Oranges and Lemons with Blue Gloves, 1889

Vincent van Gogh painted this picture soon after his release from the hospital, where he was recovering from the disastrous final days of Paul Gauguin’s stay with him in Arles.
In a long letter to his brother Theo posted January 23, 1889, he mentions creating this painting alongside several other issues, including the need to make money through picture sales. He likely had the market in mind in painting this still life.

The painter was clearly attracted to the shapes and hues of the citrus fruit arrayed in the wicker basket, and the way their varied orb shapes play against the weave of the dried sticks, the whole set off by the prickly needles of the cypress branches. Van Gogh refers in his letter to an "air of chic" in this picture, prompted perhaps by the inclusion of blue garden gloves.
The painting reveals the artist’s extraordinarily original sense of color, as well as his richly expressive paint application as he struggles to evoke the nubby waxen skin of the various fruits, the spiky fur of the branches, and the limp material of the worn gloves.


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Léon Comerre (1850-1916)

Léon-François Comerre è stato un pittore e scultore Francese. Fu un artista Accademico Orientalista. Era lo zio di Albert Gleizes.
Léon-François Comerre era figlio di Oscar-Louis, insegnante, e di Appoline Knorr. Nel 1853, tre anni dopo la sua nascita, tutta la famiglia si trasferì a Lilla. Molto presto, in età giovanile, egli manifestò un vivo interesse per l'arte e s'impegnò negli studi artistici, divenendo allievo di Alphonse Colas.
A diciassette anni ottenne una Medaglia d'oro dall'Accademia di Lilla e una Borsa di studio dal Dipartimento del Nord che gli permise di continuare i suoi studi a Parigi.


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Robert Schumann: "Andare lento e correre sono errori di pari gravità!"

"Quando avete studiato gli esercizi giornalieri e vi sentite stanchi, non continuate a suonare. Val meglio riposare, che lavorare senza piacere e senza freschezza di mente".
"Andare lento e correre sono errori di pari gravità".
"Il musicista colto potrà studiare una Madonna di Raffaello con la stessa utilità con cui il pittore studierà una sinfonia di Mozart... L'estetica di un'arte è quella delle altre, soltanto il materiale è diverso".

Johannes Hartmann (1869-1952) | Robert Schumann Monument, 1901 (detail)

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XIV

D'improvviso si rende conto di quello che forse sapeva già ma finora non ha mai voluto crederci.
Come chi da tempo avverte i sintomi inconfondibili di un male orrendo ma ostinatamente riesce a interpretarli in modo da poter continuare la vita come prima ma viene il momento che, per la violenza del dolore, egli si arrende e la verità gli appare dinanzi limpida e atroce e allora tutto della vita repentinamente cambia senso e le cose più care si allontanano diventando straniere, vacue e repulsive, e inutilmente l'uomo cerca intorno qualcosa a cui attaccarsi per sperare, egli è completamente disarmato e solo, nulla esiste oltre la malattia che lo divora, è qui se mai l'unico suo scampo, di riuscire a liberarsi, oppure di sopportarla almeno, di tenerla a bada, di resistere fino a che l'infezione col tempo esaurisca il suo furore. Ma dall'istante della rivelazione egli si sente trascinare giù verso un buio mai immaginato se non per gli altri e d'ora in ora va precipitando.

Dino Buzzati | Il lampione, 1926

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XIII

Ora non si incontravano più dalla signora Ermelina. La Laide gli disse che aveva litigato con la signora Ermelina e lo condusse in casa di un'amica. Ma poi lui approfittò dell'appartamento di Corsini, un amico quasi sempre assente da Milano.
Era un bell'appartamento in fondo a via Vincenzo Monti, vicino alla Fiera, era un appartamento allegro con un grande soggiorno e una scala interna che conduceva di sopra alle camere da letto. Il suo amico non c'era quasi mai, comunque di pomeriggio praticamente era sempre libero.

Dino Buzzati | Romantica, 1926

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XII

Non ci pensa più, erano passati quasi quindici giorni, non ci pensava più. E' nel suo studio, mezzogiorno, ha fretta di sistemare il lavoro perché alle due e mezza verrà a prenderlo l'amico Cappa per andare a Saint-Moritz, lo preoccupa piuttosto il tempo perché sembra che stia per piovere, oramai non ci pensava proprio, il telefono suonò.

Meccanicamente, alzò il microfono.
- "Pronto". Quella voce con l'erre. Era la seconda volta che la Laide gli telefonava. La voce gli penetrò dentro, gli scendeva nel petto. Un senso di meraviglioso sollievo. Come mai questo sollievo? Ma se alla Laide aveva rinunciato. Se non ci pensava più. Perché questa gioia?


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Jean Gouweloos (1868-1943) | Genre painter


Jean Léon Henri Gouweloos was a Belgian genre and portrait painter as well as poster artist and lithographer.
Jean Gouweloos studied, like his brother Charles (1867-1946) from 1887-1890 and from 1893-1894 at the Académie royale des Beaux-Arts de Bruxelles.
He was also a student of the painter and decorator Charle-Albert.
Before studying, he made a living in Paris by drawing posters, then he worked in the family's printing house, which specialized in artistic printing.

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Francois Rivoire (1842-1919) Flowers painter


French painter François Rivoire was born in Lyon in 1842. A pupil of Regnier, Rivoire made his debut at the Salon of 1866 and in the same year was made a Societaire des Artistes Français.
In 1883, 1886, 1889 and 1900 Rivoire was awarded prizes for his work and in 1906 was made a Chevalier de la Legion d’Honneur.
Rivoire painted paintings of flowers especially roses in watercolour, gouache and pastel.

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Billy Kidd, 1980 | Fine art Photographer


Billy Kidd is an American self-taught photographer born in Panama City, Florida.

- "When I was six years old we sold everything in a garage sale.
I made an impressive $20 selling my He-Man action figures, Castle of Grayskull, G.I. Joe's and every little thing I had.
I thought it would be fun to put my money in a small wooden box and bury it with a long white string tied to it coming out of the dirt, it would be my buried treasure. I never found the money".

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Annibale Gatti | The Master Light of All Our Seeing, 1887

Annibale Gatti | The Master Light of All Our Seeing, 1887

Brilliantly composed by the Italian fresco painter Annibale Gatti (1827-1909), the painting depicts a sweeping view reminiscent of Raphael’s The School of Athens. Gatti’s figures are similarly sprawled across his canvas, displaying the same symmetry and careful placement as Raphael’s composition.

The works even share a handful of figures, from the Renaissance architect Donato Bramante and philosopher Pythagoras of Samos to Michelangelo and Raphael himself.
Though Gatti’s work follows in the classical spirit of Raphael’s fresco, "The Master Light of All Our Seeing" takes on a grander meaning than the Renaissance composition. Depicted at the center is the figure of Jesus, symbolically positioned as "The Master of All Our Seeing" as his light shines on the multitude of figures who surround him.

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Annibale Gatti (1827-1909) | Fresco painter


Annibale Gatti was an Italian painter, known for history painting and fresco decoration in Tuscany.
Son of a decorator, Gatti moved from Forlì to Florence in 1830.
He studied in Florence, enrolling in 1843 in the Academy of Fine Arts. Around the 1850s he achieved his first successes, choosing historico-religious themes for his works.
In 1861, he decorated the Throne Room in the Pitti Palace.

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo XI


Perché se la prendeva tanto? Perché continuava a pensarci? Di che cosa aveva paura? che Laide scomparisse? Figurarsi. Bastava un colpo di telefono e lei correva a prendere un tassì; e lui l'aveva a sua disposizione, con la biancheria in ordine, tutta ben lavata da poter baciare impunemente in ogni parte del corpo.
No. Aveva un bel fare questo ragionamento.
Non bastava. Lei sarebbe accorsa, è vero, alla chiamata della signora Ermelina e sarebbe venuta in letto con lui ma tutto in fondo si riduceva a mezz'ora un'ora al massimo, questo era per lei solo un breve intermezzo di lavoro, da risolvere con gentilezza ma anche con la maggior celerità possibile (Dorigo si era ben accorto di non farla godere, quando le baciava il sesso la Laide teneva chiusi gli occhi, le labbra socchiuse tutto lì, ma per il resto non un vero palpito, un sospiro, un gemito, meglio così comunque piuttosto che le disgustose commedie di certe prostitute convinte che in amore tutti gli uomini senza distinzione debbano essere completamente cretini).

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Daud Akhriev, 1959 | Symbolist painter


Daud Akhriev / Дауд Ахриев was born in the former Soviet Union.
He studied classical painting and drawing for 14 years, graduating with honors from the Repin Institute (Russian Academy of Fine Art) with a masters degree in fine art, under the tutelage of the late painter and Academic, Piotr Fomin.
In 1991 he emigrated to Chattanooga, Tennessee.
Akhriev, now a U.S. citizen, shares his time between Andalusia, Spain and Chattanooga, Tennessee with his artist wife.

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Morten Lasskogen, 1986 | Surrealist 3D painter


Morten Lasskogen is a Copenhagen-based visual artist.
- "After working as a photographer for nearly 10 years, in 2018 I started experimenting with 3d. I discovered that a lot of the things i knew about lighting and composition worked more or less the same way as with photography, but the big difference was: 3d didn't have the same limits - I could literally control the sun"!

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Louis Vert | Paris 1900: Les Petits Métiers | Musée Carnavalet


Louis Vert (1865-1924) was a French photographer best known for his photographs representing Paris and small businesses.
Some are also in the Musée Carnavalet, which covers the history of Paris.

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Bobbie Burgers, 1973 | Abstract floral painter

Vancouver artist Bobbie Burgers received a B.A. in Art History in 1996 from the University of Victoria in British Columbia.
Her work has been exhibited widely at home and abroad, notably including Art Market San Francisco and Equinox Gallery.
Today, her works are in the collections of the Berost Corporation in Toronto and the Royal Bank of Canada, among others.
Burgers lives and works in Vancouver, Canada.


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Jacob Dhein, 1978 | Ballet dancers


Jacob Dhein is a painter from San Francisco whose paintings capture the modern world with the nostalgic nature of the past.
He works across multiple disciplines including figurative, landscape, and plein air painting, and his talent is founded in his desire to teach others as he also continues to learn himself.

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo X

Dino Buzzati | Uomo in una notte di neve, 1926

Lei entrò pallida, in affanno, con l'espressione di una bestiola inseguita.
"Dio mio che faccia hai" fece la signora Ermelina, e le diede un affettuoso schiaffetto. "Su, su. Che cosa ti è capitato?"
"Ho fatto una corsa, una corsa" rispose Laide senza neppure salutare.
Antonio. "Al teatro c'era prova, non mi lasciavano andare".
"Ma se vai a Roma per una settimana?" disse Antonio "Che cosa importava più la prova?"
"Insomma al teatro sono così. Che ora è?"

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Yuan Xing Liang, 1973 | Surrealist sculptor


Yuan Xing Liang is a Chinese artist who creates amazing surrealistic clay sculptures. A graduate of Sichuan Academy of Fine Arts, Liang’s recent work is derived from ancient narratives. The sculptures combine elements of nature, animals, and architecture to create stunning 360-degree works of art.
The artist’s statues are inspired by traditional Chinese folklore.

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Plautilla Nelli | The Last Supper, 1570

The "Last Supper", in the refectory of Santa Maria Novella (not open to the public), is the only work Plautilla Nelli (1524-1588) signed.
Painted in the 1570s, Nelli's "Last Supper" is a first rendered by a woman. Florence has the richest tradition of paintings with the theme of the "Last Supper" in the world.
Her most significant work because of its size and subject, it is a seven-meter long oil on canvas.
Last Supper was under restoration for four years.

Plautilla Nelli | The Last Supper, 1570 | Basilica di Santa Maria Novella

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Stuart Dunkel, 1952

Nato nel New Jersey, Stuart Dunkel - musicista e pittore - ha iniziato a suonare musica classica e pittura all'età di 5 anni.
Ha studiato musica alla Boston University, al Mannes College of Music, alla Juilliard School (dottorato).
Ha anche studiato arte presso la Boston Museum School, Kent State, l'Academy of Realist Art, la Seattle Academy of Art e privatamente con artisti famosi.
Dopo una carriera come musicista suonando con le migliori orchestre di tutto il mondo, Stuart passò alle belle arti all'età di 42 anni.


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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo IX

Tre giorni dopo telefonò alla signora Ermelina: "Senta, domani pomeriggio potrei vedere la Laide?"
Il fatto che lei aveva fatto finta di non vederlo gli era rimasto in gola, voleva avere una spiegazione da lei.
"La Laide?" fece la signora Ermelina.
"Sa, l'altro giorno, che lei signor Tonino non ha potuto venire. Lei è arrivata puntuale, poverina".
"E' venuta alle quattro?"
"Alle quattro in punto era qui".

Dino Buzzati

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo VIII

Dino Buzzati | L'invasione degli orsi in Sicilia

Alle ore sedici era la prova del balletto "La stella della sera" di Lachenard. Glielo avevano detto all'ultimo momento e Antonio per le quattro aveva combinato con la signora Ermelina per la Laide. "Chi preferisce?" aveva chiesto per telefono la signora Ermelina. "Faccio venire la Laide?" e nella voce c'era un'ombra vaga di malizia come se lei si fosse accorta di qualche cosa.
"Chi preferisce?" aveva chiesto la signora Ermelina.
"Mah, non so" aveva detto lui.
"Faccio venire la Laide?"
"La Laide, sì. O la Lietta".
"La Lietta?"
"Ma sì, mi ha detto che si chiama Lietta"."Ah, la Lietta! quella un po' robusta?" "Sì, sì" fece lui.

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Catharina van Hemessen (1528-1587) | Pittrice Fiamminga del Rinascimento

Catharina van Hemessen | Self-portrait, 1546-48 (detail) | Kuntsmuseum Basel

Catharina van Hemessen è stata una pittrice Fiamminga.
Figlia del pittore Jan Sanders van Hemessen, da cui con ogni probabilità apprese le prime tecniche della pittura, Catharina van Hemessen è la prima pittrice Fiamminga di cui si possa definire con certezza l'opera e la prima pittrice di cui si conosca un autoritratto, l'Autoritratto al cavalletto.

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Properzia de' Rossi in Giorgio Vasari's Lives

Properzia de' Rossi (Bologna, 1490-1530) was a ground-breaking female Italian Renaissance sculptor and one of only four women (Properzia de'Rossi, Sister Plautilla Nelli, Sofonisba Anguissola, and Madonna Lucrezia) to receive a biography in Giorgio Vasari's Vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori (The Lives of the Artists, 1550 and 1568).
Argued to be one of the first women in Western European art to professionalise in the field of sculpture, her achievement was gained during a time when sculpture as an art form was believed to be exclusively the prerogative of men.

Properzia de Rossi by Anonimo

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Dino Buzzati | Un amore | Capitolo VII

Dino Buzzati

La rivide qualche giorno dopo, sempre dalla signora Ermelina. Aveva telefonato come al solito, chiedendo però della Laide. Come la trovò di nuovo in quella specie di salotto, restò un poco deluso. Stavolta aveva tirato su i capelli raccogliendoli sulla nuca e sembrava trasandata. Spiccavano nel volto quei tratti vagamente popolareschi e sguaiati, il naso petulante che terminava in patatina, il moto delle labbra, che si aprivano di tanto in tanto a valva, con espressione furbesca, provocante e sicura di sé.

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Alda Merini / Giuliano Grittini | Noi abbiamo delle piccole utilità..

Alda Merini da Giuliano Grittini (Fotografo ed artista italiano, 1951)

Noi abbiamo delle piccole utilità:
per esempio io amo te e vorrei che tu mi guardassi negli occhi,
e metto gli occhiali scuri affinché tu non possa vedere i miei occhi
perché entreresti con le tue mani nella mia anima
e sentiresti che il mio cuore pulsa in una sola direzione,
per questo faccio finta di non vedere niente.

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Olena Duchene / Елена Дюшан | Watercolor flowers painter


Artist Elena Duchamp was born and raised in the Ukrainian city of Dnepropetrovsk.
In 2012 she got married and moved to France.
Her beautiful floral paintings varies between watercolor and pastel paintings.
Her strokes are simple delightful and dreamy.

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo VI


Chi era?
Dove andava?
Con quali speranze?
Perché faceva quella vita?
Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Se fosse nata in una famiglia come quella di lui, Antonio, sarebbe mai venuta lì dalla Ermelina?
Che sbagliata infanzia c'era alle sue spalle?

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Abdelhalim Kebieche | Expressionist / Genre painter


"Abdelhalim Kebieche: "I am a friend of the wretched, and so are my colors".".

Abdelhalim Kebieche is an visual artist who was honored with the gold medal at the international competition of Professional d'Art 2020 all categories, organized by the Mondial Art Academy (MAA) of Paris.
A graduate of the National School of Fine Arts in Algiers, Abdelhalim Kebieche has taken part in national and international exhibitions from 1994 until today.
Moreover, his last collective exhibition was last November where he represented Algeria for the 2nd edition of the Contemporary Art Days of Carthage (JACC), in Tunisia.
Kebieche received his first gold medal for his painting "The Absurd" exhibited at the competition of the Mondial Art Academy (MAA) in Paris.

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Mohamad Tammam | Abstract painter


Tammam Mohamad is an Syrian painter, born in Lattakia (Latakia) the principal port city of Syria.
Mohamad is a Member of the Syrian Plastic Artists Union and residing in Syria - in Lattakia (Latakia).

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Alda Merini / Marco Ortolan | Le maschere


Maschere che ho buttato in un canto
ora per ora
per salvare il mio cuore

maschere che hanno lacrime dipinte
e un fiore sempre verde nel labbro

maschere che hanno fumato i miei limiti
che hanno tenuto in bocca le mie sigarette

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Mona Edulesco | Modern impressionist painter


Mona Edulesco is an Romanian painter and architect based in Lyon, France.
She is specializing in textural impasto palette knife oil paintings, rendered in an abstract manner, in a modern impressionist style.

- "The palette knife oil painting technique that I developed over the years confers expressiveness to my paintings and an amazing three dimensional aspect".
"I am fascinated by the explosive textures and the intense chromatic that you can explore and reinvent by working the medium of oil painting".

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo V


Ma quando, nel salotto compiacente della signora Ermelina, la ragazza, con le braccia nude levate a manici d'anfora, si voltò a sorridergli, di colpo affiorò il ricordo di quella sera di settembre, o ottobre, in corso Garibaldi.
Non poteva dire che fosse lei.. La ragazza di corso Garibaldi, almeno nel ricordo, era forse più bella, però c'era una strana identità di tipo umano. Certo, questa Laide non aveva lo stesso mistero.
Oppure la violenta attrazione esercitata su di lui da quella dipendeva dal fatto che in quel momento, in quel posto, lei era una creatura irraggiungibile mentre questa era a sua facile e completa disposizione? Forse era soltanto la diversa situazione a fargliele apparire diverse, mentre in realtà erano la stessa persona?

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo IV


A questo punto la signora Ermelina chiese: "Le fa niente, dottore, se proviamo un abito?"
"S'immagini." Dorigo sapeva che la Ermelina, per mascherare il suo lavoro di ruffiana, diceva di tenere una "boutique". Nella camera da letto c'era infatti, su tutta una parete, un armadio a muro, pieno probabilmente di vestiti.
Del resto quel diversivo semplificava le ipocrite cerimonie dell'attesa. Per una convenzione di decenza, ogni volta l'andata a letto era preceduta da un quarto d'ora di chiacchiere sul più e sul meno, in tono di allegria forzata. Dopodiché, esauriti gli argomenti a portata di mano, si faceva un imbarazzato silenzio. Finché la signora Ermelina: "Su, da bravi volete andare di là?". Quando non era la stessa ragazza a prendere per mano lui, invitandolo ad alzarsi; simulazione di desiderio che aveva sempre un certo effetto.

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo III

Dino Buzzati | Piazza del Duomo di Milano

Nel salotto, per così dire, c'era un divano ad angolo, un tavolo rotondo, un altro divano lungo, un armadietto, un armadio a muro.
Mobili cosiddetti moderni, tipo Svezia, abbastanza semplici, un vago senso di pulizia. Stupiva la presenza, sui muri, di due grandi riproduzioni di Bruegel il Vecchio: le famose scene di contadini.
Chissà come erano capitate là, o erano state scelte.
Era là seduta sul divano lungo. Lui ne ebbe al primo sguardo un'impressione gradevole però niente di straordinario.
Un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto e prominente, dalla bocca piccola, dagli occhi tondi e attoniti. C'era qualcosa di fresco, di popolaresco, ma non volgare.

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo II


La signora Ermelina stava al sesto piano di una grande casa nelle vicinanze di piazza Missori. L'ascensore era di quelli che la porta si apre automaticamente da sola ma alle volte si chiude inaspettatamente.
Una volta Dorigo ci era rimasto preso dentro, per un istante la paura di venir schiacciato come una noce, ma in realtà la pressione delle due valve non era eccessiva.
Sulla porta non c'era la targhetta col nome. Il grande corridoio pavimentato di marmo era deserto. Ma non si poteva sbagliare la porta appunto per la mancanza della targhetta, tutte le altre invece l'avevano.

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Dino Buzzati | Un amore, 1963 | Capitolo I

Dino Buzzati

Un mattino del febbraio 1960, a Milano, l'architetto Antonio Dorigo, di 49 anni, telefonò alla signora Ermelina.

- "Sono Tonino, buongiorno sign..."
- "E' lei? Quanto tempo che non si fa vedere. Come sta?"
- "Non c'è male, grazie. Sa in questi ultimi tempi un mucchio di lavoro e così... senta potrei venire questo pomeriggio?"
- "Questo pomeriggio? Mi faccia pensare... a che ora?"
- "Non so. Alle tre, tre e mezza".
- "Tre e mezza d'accordo".
- "Ah senta, signora..."
- "Dica, dica"..
- "L'ultima volta, si ricorda?... insomma quella stoffa per essere sincero non mi finiva di piacere, vorrei..."
- "Capisco. Purtroppo alle volte io stessa..."

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Karl Albert Buehr (Pittore Impressionista, 1866-1952)


Karl Albert Buehr fu un pittore nato in Germania, a Feuerbach, vicino a Stoccarda.
Si trasferì a Chicago con i suoi genitori e fratelli negli anni 1880.
A Chicago, il giovane Karl ha lavorato in vari lavori fino a quando non è stato assunto da una compagnia litografica vicino all'Art Institute of Chicago.
Introdotto all'arte al lavoro, Karl visitava regolarmente l'Istituto d'arte, dove trovava un'occupazione a tempo parziale, permettendogli di iscriversi alle lezioni notturne.
Più tardi, lavorando presso l'Istituto come guardiano notturno, ha avuto un'opportunità unica di studiare i maestri e ha effettivamente pubblicato schizzi che si fondevano favorevolmente con il lavoro degli studenti.

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Pablo Picasso | Family of Saltimbanques, 1905


Measuring 7 by 7.5 feet, "Family of Saltimbanques" is the most important painting Picasso made during his early career. Immediately obvious is the isolation and stillness of its figures. Shouldn’t these acrobats, dancers, and jesters suggest the frolic or at least the forced gaiety of circus performance?
That was not what Picasso had in mind.
For him, these wandering saltimbanques stood for the melancholy of the neglected underclass of artistes, a kind of extended family with whom he identified.

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Max Cole | Tonalist painter


Max Cole was born sometime in the 70's. Max studied with some very well-known artists including four years of intensive study learning the techniques of the Old Masters.
Max now lives away from the heat in the cool Cascade Mountains of the Pacific Northwest. His real love is art where he can share the love and gratitude in his heart with others. He's also a rootin' tootin' flannel-shirt-wearing mountain man.